Cyberdissidenti

Un blog è un tecnologia editoriale.
Di per sé, non è né buono né cattivo; esiste come artefatto, come un rubinetto.
I contenuti invece possono esprimere posizioni politiche.
Anzi, potenzialmente ogni dire è politico, esprimendo necessariamente un punto di vista soggettivo in direzione di una collettività umana.
Ci sono però luoghi sul pianeta dove aprire un blog è già un atto politico, come scelta di voler comunicare. Luoghi dove il blog viene chiuso e l’autore incarcerato, se esprime pareri difformi dalle posizioni politiche governative.
La blogosfera araba, altamente partecipativa, è in fermento.

Giangiacomo Feltrinelli Editore – Speciali – Speciale Arabi invisibili

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