Non è decrescita felice, è modernità.

Scrivevo su Facebook ierisera

Tutti invocano un cambiamento radicale, di sistema. L’economia solidale, come forma economica da affiancare all’economia di mercato prestando attenzione alla dimensione locale e alla qualità dell’abitare, costituisce una soluzione certa, insieme ai suoi strumenti quali decrescita e transizione. Ma come ogni cambiamento deve saper raccontare sé stessa, senza suscitare risolini presso chi ignora i suoi presupposti teorici, l’ampia letteratura scientifica su cui si fonda. Come sempre, un problema di narrazione.

 Oggi Renato Soru, riportato da Ivan Scalfarotto in un twit, dice che

Non è decrescita felice, è modernità.

Ecco che trovo risposte nella serendipità.
Questo serve. Trovare metafore, parole chiave, suggestioni e connotazioni calzanti e adeguate, per raccontare l’economia solidale e la decrescita.  

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